di Cristina Venturi, Presidente Associazione Montessori Bologna
Panta Rei, tutto scorre. Il celebre aforisma attribuito al filosofo greco Eraclito (500 a.C.), secondo il quale non sia possibile bagnarsi due volte nello stesso fiume perché tutto scorre, anticipa di oltre duemila anni la legge naturale di conservazione della massa individuata dal chimico Lavoisier (1.772), legge secondo la quale nulla si crea, nulla si distrugge, tutto si trasforma. L’indistruttibilità della materia ed un eccessivo consumismo, a seguito delle rivoluzioni industriali che hanno caratterizzato gli ultimi secoli, hanno comportato un elevato accumulo di scorie tanto che oggi, nella nostra Società- complessa e fluida- i temi del riciclo e del riutilizzo rappresentano le principali pratiche per promuovere una economia circolare. La sostenibilità ambientale, al centro dell’Agenda 2030, sollecita pertanto la popolazione mondiale ad assumere comportamenti- a tempo indeterminato- consapevoli e rispettosi verso la natura ed il prossimo, in virtù di un equilibrio sociale-economico-ambientale che già Maria Montessori aveva individuato e definito con il termine interdipendenza. L’arte, che da sempre accompagna la storia dell’uomo sulla terra come espressione della realtà circostante, nell’attuale periodo storico dà voce al tema della trasformazione nelle sue più variegate accezioni, come dimostrano le mostre “Nulla è perduto. Arte e materia in trasformazione” presso GAMeC in collaborazione con BergamoScienza nell’Ottobre 2021, o “L’effetto Cindy Sherman. Identità e trasformazione nell’arte contemporanea” presso il Kunstforum della Bank Austria a Vienna nel mese di Luglio 2022. Tra le materie scolastiche, l’arte è stata per troppo tempo relegata tra quelle reputate “minori”, ma grazie ai recenti studi in ambito neuroscientifico cognitivo, essa gode di un rinnovato interesse, protagonista tra le discipline STEAM (Science Technology Engineering Art Mathematics). La valorizzazione dell’istruzione STEAM nel Piano Nazionale Scuola Digitale, L.107/2015, sollecita la progettazione di curricula verticali e raccordi trasversali, caratterizzati da una flessibilità organizzativa e metodologica, per favorire la creatività, la collaborazione, il pensiero critico e la comunicazione verbale e non verbale. La didattica per competenze, che nel profilo Imprenditorialità e Lavoro in uno dei quattro pilastri del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) si prefigge di sensibilizzare i giovani alle carriere scientifiche superando un gender gap[1], promuove l’esplorazione, la riflessione, l’autovalutazione, incentivando la curiosità ed il desiderio di apprendere. L’inserimento dell’educazione STEAM si inserisce negli ultimi anni anche nella fascia 0-6 anni, con la proposta di attività coding e tinkering, il primo favorendo il pensiero procedurale, il secondo l’approccio alla risoluzione dei problemi con la strategia del “bottom- up”- ossia procedendo da elementi base a più complessi- consentendo di fare esperienza con le mani, utilizzando con creatività gli strumenti tecnologici. Il pensiero computazionale, il tinkering, la robotica educativa ed il making costituiscono quattro macroaree strettamente correlate alle STEAM, per la didattica del problem solving e dell’attività laboratoriale. La sinergia di artefatti di natura differente, connubio di risorse strumentali tradizionali o materiali di riciclo con strumenti tecnologici, favorisce anche l’apprendimento della matematizzazione, grazie al movimento del corpo e l’utilizzo delle mani, come ne rilevano l’importanza gli studi neuroscientifici rilevano.
Proposta di attività montessoriana- tinkering: la costruzione di un robot per disegnare
Utilizzando materiali da riciclo, come vasetti di yogurt, è possibile costruire un semplice robot per tracciare un percorso colorato. Creiamo una base al bicchiere con pennarelli colorati, attaccati con scotch. Fissiamo un motorino al bicchiere ed azioniamolo: i pennarelli lasceranno la loro traccia, formando cerchi concentrici multicolor.
[1] Meccariello, A., Mentasti, R., “Parola d’ordine Stem: conoscere per colmare il divario di genere”, in Open Journal of IUL Univerity, Vol.1, n. 2 (2020)
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