Condividiamo con i lettori di Bimbò l’esperienza della scuola a Pieve del Pino. Buona lettura!
Questa avventura nasce da noi, due genitori come tanti, di due bambine: Olimpia e Ottavia, che ad un certo punto – preoccupati da un sistema che pone al centro programmi e burocrazia, tagliando fuori spesso gli studenti e togliendo loro la possibilità di esprimere la propria creatività o il loro punto di vista – hanno fatto una scelta consapevole, diversa: la scuola parentale, il “fare scuola a casa”.
Ci siamo immedesimati così in maestri, insegnanti, educatori genitori, che da zero hanno dovuto ricreare una scuola in casa… tra libri, quaderni, classi, diari, orari e lezioni.
All’inizio non è stato facile, però sin da subito abbiamo notato nelle nostre figlie più serenità, gioia e consapevolezza nell’imparare.
Abbiamo così conosciuto delle maestre fantastiche ed iniziato un percorso scolastico, confrontandoci sia sul piano didattico che su quello individuale/caratteriale, tenendo conto dei molteplici aspetti emersi da questa esperienza.
Come spesso accade, poi, da cosa nasce cosa e, di lì a poco, abbiamo pensato di estendere questa esperienza straordinaria ad altre famiglie e ragazzi, fino alla costituzione di una nuova realtà educativa. Una scuola, dove l’esperienza è il focus di tutto l’apprendimento e dove le maestre insegnano a “imparare ad imparare”. Crediamo sia questo, infatti, la cosa migliore che si possa insegnare ai nostri figli.
Certo noi siamo fortunati, perché la nostra scuola è in una posizione privilegiata…in mezzo alle morbide colline Bolognesi, tra caprette, cavalli, tartarughe, un lago, l’aria buona e il bosco.
Nasce così – in questo meraviglioso contesto- una scuola/laboratorio che affianca all’insegnamento classico l’esperienza laboratoriale vissuta sul campo.
Solo così -attraverso le varie pratiche e con il passare delle stagioni – possiamo ristabilire un incontro rinnovato e costruttivo con la natura che ci ospita.
La didattica tradizionale ha lo scopo di consolidare i principi teorici fondamentali; i laboratori, invece, di animare l’insegnamento attraverso l’esperienza e la creatività, innervando di linfa vitale le nostre radici, rendendole più forti.
La nostra realtà educativa presenta una bella novità: la didattica omogenea.
Si è deciso di suddividere le lezioni delle varie materie in moduli: il polo scientifico, il polo umanistico e il polo artistico. In questo modo, ad ogni giorno della settimana è dedicato uno e un solo ambito del sapere, permettendo così la piena immersione dello studente nelle diverse materie.
Una giornata viene infine dedicata alle verifiche e alla condivisione di ciò che si è imparato i giorni precedenti.
L’omogeneità della didattica del mattino prosegue con l’apprendimento pomeridiano legato all’esperienza. Le radici di ciò che l’alunno studia al mattino vengono ritrovate nei laboratori pomeridiani, sempre coerenti e pertinenti alle lezioni mattutine.
Per esempio, Matematica/Geometria e Scienze al mattino ritroveranno nel pomeriggio l’osservazione delle diverse specie animali e vegetali. Queste verranno analizzate in loco, classificate nell’erbario, mentre, per quanto riguarda la matematica e la geometria, verrà posta attenzione all’osservazione delle forme della natura e delle sue rigorose proporzioni.
La mattina dedicata al ramo umanistico – quindi all’ Italiano e alla Grammatica – prosegue nel pomeriggio con il laboratorio di Scrittura Creativa, in cui il bambino può confrontarsi direttamente con il sé più nascosto, attraverso il temuto rapporto con il foglio bianco.
La mattina dedicata alla Storia e alla Geografia vede l’introduzione di due materie complementari eppure indipendenti.
la Linea del tempo e le Fonti sviluppano la storia, lo studio dell’atlante e l’orientamento invece permettono la comprensione della geografia.
Per il consolidamento pomeridiano corrispondente, proponiamo passeggiate nel bosco, argilla e agricoltura.
Per quanto riguarda l’inglese la grammatica verrà insegnata al mattino, la visione di film in lingua originale sarà destinata nel pomeriggio, unite a laboratori di conversazione/discussione di gruppo. In questo modo la visione del film permette di unire la parte visiva – riconosciuta come universale, propria del cinema – alla parte dialogata – particolare e a misura dello studente. Questa associazione permette un apprendimento più naturale e immediato.
Infine, per il polo artistico, Arte e Musica saranno portate avanti in parallelo: al mattino con la teoria e la storia; al pomeriggio con l’approccio allo strumento musicale e i laboratori di pittura en plein air.
Grazie a questo tipo di apprendimento i compiti non sono più necessari – a fronte di un programma già denso e carico di esperienze.
I voti, infine, si trasformano in valutazioni scritte, finalizzate alla comprensione del percorso.
Entro questo orizzonte di insegnamento, lo studente può davvero maturare e divenire un individuo consapevole, incline all’ascolto e finalmente libero.
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