Campi estivi e nidi. Idee per la ripartenza della Società Dolce

by redazione on 27/04/2020

Guardando in prospettiva alla riapertura di attività e produzioni lavorative pensare ai bambini è indispensabile. Che previsioni e proposte avete per i centri estivi? Ci risponde Cristiana Gattai, pedagogista di Società Dolce.

Siamo già al lavoro per una nuova progettazione dei servizi educativi per la fascia 0-6 anni.
L’orientamento prevalente è quello di attivare, ove possibile, attività educative all’aria aperta sfruttando gli spazi all’aria aperta dei giardini dei nostri servizi o dove non sono presenti in giardini e parchi pubblici limitrofi ai servizi nei quali lavoriamo
Da sempre per noi lo spazio esterno è un luogo che si aggiunge agli spazi interni dei servizi educativi, fruibile in tutte le stagioni, ma ora sarà ancora di più un elemento portante della nostra proposta educativa.
La nostra fase 2 si concentra quindi principalmente sull’ educazione all’aria aperta, su esperienze di gioco che consentano ai bambini di vivere esperienze, di ampliarle e consolidarle; in che modo non è ancora possibile dettagliare dipendendo dalle possibilità date dalle direttive del governo, ma speriamo fortemente che da giugno i bambini possano FRUIRE nuovamente dei servizi dedicati all’infanzia per lo più all’aperto.
Siamo consapevoli che ci potranno essere giornate di brutto tempo quindi adotteremo misure idonee anche a questo: saranno rivisti (al ribasso) i numeri di bambini che avremo nello stesso arco orario, prevedendo magari più turni nella giornata o settimana.
Lavoreremo al fianco delle famiglie per non lasciare sole in un momento delicato come quello della ripresa, concentrandoci sulla fascia 0-6 che in questi periodi di emergenza è stata dimenticata.
I bambini hanno bisogno di fare esperienze e di socializzazione con i coetanei, di stare con amichetti e non solo con adulti come è successo, per necessità, in questo periodo.
Hanno bisogno del gruppo dei pari per fare esperienza ed interiorizzarla.
I bambini sono come i mattoncini dei Lego, un solo bambino non può creare una struttura, piu bambini insieme si.
Si prevede il più possibile all’aria aperta, di sanificare i luoghi di permanenza dei bambini e di poter attuare procedure di sicurezza come in una grande azienda. Stiamo ripensando i servizi educativi modellandoli sulle nuove esigenze delle famiglie: con diverse fasce orarie, proposta diversificata nelle giornate e molto flessibilità la stessa flessibilità che da sempre ci caratterizza.

Per la ripresa dei nidi nel nuovo anno?
Non c’è differenza tra estate ed inverno. La fase estiva può essere già un modello di ripartenza, un modello da sperimentare e in tempi brevi affinare, che sarà rivista in modi e tempi adattandosi al nuovo anno. A settembre si tornerà, se possibile, e probabilmente, anche se non lo auspichiamo, con meno bambini per gruppo sezione, con più fasce orarie spalmate sui 7 giorni lavorativi e con i servizi educativi che seguiranno i bisogni delle famiglie. 
L’obiettivo principe rimane sempre la salute di tutti agendo con modalità che ci permettano di non “fare male” a nessuno che ci circonda. Si penserà a mettere in atto nuovi protocolli in concerto con i protocolli di sicurezza nazionali, con le Asl per stare di fianco delle famiglie. Penseremo anche a interventi a casa per i genitori che non si sentiranno di mandare i loro bambini in strutture di nido o scuola dell’infanzia. 
Ci sarà una nuova ripartenza, un’aria nuova che mi auguro coinvolgerà tutti i bambini.

Cosa cambia dopo il decreto del 26 aprile 2020? Vi terremo aggiornati.
Cliccando qui potete leggere di DPCM del 26.04.2020

Image courtesy of Clare Bloomfield at FreeDigitalPhotos.net

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