La bellezza del sapere: come coltivare la curiosità e la voglia d’imparare in questo periodo a casa

by redazione on 06/04/2020

Intervista a Paolo Ferrari, maestro e trasmettitore di sapere

 “O si nasce Leonardo o si nasce Michelangelo.

Leonardo, artista poliedrico e versatile, scienziato, filosofo, architetto, botanico, musicista e chi più ne ha più ne metta.

Michelangelo, genio del Rinascimento, ma soprattutto scultore e pittore.

In tal senso, la curiosità o si ha in dote o non la si ha. Però, come tutte le attitudini non a sufficienza sviluppate, la si può stimolare. Certo è che, in quest’ultimo caso, i risultati possono essere molteplici, o addirittura non esserci.

Ai cosiddetti “Michelangelo”, sarebbe opportuno, a mio avviso, fin dalla primissima infanzia e continuando durante l’età dell’adolescenza, stimolare la curiosità sulle proprie “radici”.

Stante il fatto che un buon albero deve essere sostenuto da radici solide ed espanse nel substrato del terreno, così una personalità equilibrata e aperta al mondo che la circonda è accompagnata dalla rappresentazione del vissuto dei diretti ascendenti, le loro storie di vita, i luoghi dove sono nati e vissuti, gli aneddoti o le tragedie associati al loro vissuto.

Ecco che la consapevolezza delle proprie origini trasmessa dal racconto dei genitori, diretti interessati, riesce, il più delle volte, ad accendere il bisogno di conoscenza stimolando la curiosità e coltivando la voglia d’imparare: imparare ad imparare da ogni dato, da ogni storia, da ogni esperienza vissuta o anche sognata, o soltanto desiderata.

Compito questo – iniziale, essenziale e fondamentale – che resta inevitabilmente ad appannaggio dei genitori e della famiglia di provenienza. Poi, con il tempo e la crescita, sarà destinato anche – ma non solo – ad un buon “trasmettitore dei saperi”, cioè alla fortuna di incontrare, durante il percorso scolastico, insegnanti che aiutino, fin dai primi anni di scuola, a suscitare la curiosità e a risvegliare il desiderio di conoscenza.

Ma se tutto ciò non è stato dato fin dai primissimi anni di vita all’interno di un contesto socio-familiare, questi bravi “Michelangelo” difficilmente troveranno il gusto della bellezza del sapere. Al contrario sarà per i nostri “Leonardo” che, al di là del loro nucleo familiare più o meno fortunato, lo posseggono in dote fin dalla loro nascita.

Un consiglio per le letture: sia per bambini delle elementari sia per quelli delle medie

Sulle letture, ben vengano quelle dettate dagli interessi del singolo.

Personalmente prediligo i racconti e i romanzi di Oscar Wilde, ma pur sempre valido è il buon vecchio Guglielmo Zucconi con “Cara famiglia” o Andrea Cavalli Dell’Ara con “La scuola siamo noi”; questi ultimi due, rivolti sicuramente ai ragazzi delle medie.

Esercizi di bellezza da fare a casa

Come esercizi di bellezza, proprio quanto sopra esposto nella risposta alla prima domanda. Soprattutto in questo periodo di clausura (o arresti domiciliari che dir si voglia..).

Divertitevi ad imparare a truccarvi allo specchio: quello dei vostri genitori, dei vostri nonni, dei vostri cugini…

Altroché bellezza.. La bellezza si interiorizzerà poiché si trasformerà in sicurezza e dolcezza di vivere.

Image courtesy of Loveluck at FreeDigitalPhotos.net

 

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