In occasione dell’incontro Crescere con Internet o nonostante Internet ?, giovedì 14 aprile alle ore 21 nell’Aula Marco Biagi al Baraccano, via S. Stefano 119, abbiamo intervistato il dott. Michele Crudele esperto riconosciuto, con incarichi ministeriali, di difesa dei minori in rete e legalità informatica, fondatore e direttore del portale www.ilFiltro.it per la tutela dai rischi di Internet. Con lui andremo alla scoperta dei segreti di Internet, per un nuovo approccio nei confronti delle risorse in rete, basato sulla consapevolezza personale. L’incontro è gratuito e aperto a tutti
. Com’è il rapporto tra genitori e figli nell’uso di Internet e come dovrebbe essere?
I genitori hanno sempre insegnato ai figli ad attraversare la strada. Nessuno ha mai pensato che il bambino potesse imparare da solo. Il rischio di farsi male è elevato e il danno può essere irreversibile. Internet non è molto diverso: è una strada da percorrere verso obiettivi belli e utili, ma con ostacoli intermedi e rischi. I genitori non sanno insegnarlo, non hanno preso la patente, non ne conoscono i segnali indicatori.
Il portale www.ilFiltro.it, che nelle prossime settimane sarà completamente ridisegnato per renderlo utilizzabile facilmente anche dal telefonino, è una risorsa per affrontare questi problemi. È necessario studiare: non basta la propria esperienza. I genitori devono parlare spesso di Internet con i figli per condividere le esperienze positive e negative: più che condannare modi di comportarsi, devono chiederne una giustificazione e farsi spiegare, mostrando la curiosità di chi non sa come funziona e non l’atteggiamento del controllore.
2. Come vivono i bambini il web?
Lo danno per scontato: è sempre esistito. Non “vanno” in rete, perché ci stanno sempre anche se non se ne accorgono. Siamo vicini al momento in cui non ci sarà interruzione nella giornata: avremo uno strumento connesso a Internet al polso o sull’orecchio. I bambini considerano il web autorevole, ma non sanno spiegare perché. È la loro fonte primaria perché stanno eliminando i mediatori tradizionali: genitori, docenti, parenti, amici, medici, sacerdoti. “Se uno ha dei dubbi, va su Internet e li può risolvere”, diceva una bambina già alcuni anni fa intervistata dall’Istituto degli Innocenti di Firenze. Ma non sanno però “chi” glieli risolve. Non esiste un web per bambini: Internet ha taglia unica, con qualche personalizzazione che è più estetica o circostanziale che contenutistica.
3. Qual’è il rischio più grande per un genitore nei riguardi di un bambino/a che usa Internet?
Non sapere cosa fanno i figli su Internet. Non si tratta solo di evitare che incontrino pedofili in rete. È un problema culturale: possiamo permetterci di lasciare la loro educazione all’algoritmo di Google o Facebook che decide cosa devono leggere o guardare? Quale rispetto avrà del proprio corpo o di quello degli altri chi, sin da piccolo, è abituato con facilità a vedere pornografia estrema?
Non conviene “spiare” i figli: è meglio concordare con loro come controllarli per aiutarli, così come si dà la mano camminando per strada oppure si aiuta a imparare a nuotare.
Esistono filtri efficaci? Ho letto sul suo sito la Biblioteca di casa: cos’è?
Tutti i filtri sono efficaci ma non sono mai perfetti: anche la scelta di cosa filtrare (pornografia, violenza, droga, fabbricazione di bombe, razzismo) è una decisione dei genitori. Non si può superficialmente dire che i bambini devono essere liberi di conoscere e quindi non avere limiti: conserviamo le medicine in luoghi inaccessibili per evitare guai, pur sapendo che si tratta di cose che fanno bene alla salute. Ogni risorsa ha la sua collocazione nel tempo e nello spazio e può non essere adeguata all’età di chi le si avvicina. Una maestra che dice ai bambini: “Fate una ricerca sulla Luna andando su Internet” è come se dicesse: “Andate alla Biblioteca Nazionale e studiate l’astronomia”. Non è questo il compito degli educatori, genitori o docenti. Il loro ruolo è scegliere le fonti adatte all’età dei discenti e orientarli perché non si disperdano in rivoli inutili, incomprensibili o dannosi.
L’espressione “biblioteca di casa” che ho coniato tanti anni fa è una possibile traduzione del “walled garden“: un sistema di navigazione esclusiva su siti web prescelti dai genitori. È ciò che succede in casa: nella stanza del bambino o della bambina ci sono solo i libri alla sua portata. Se vuole qualcosa di più, lo cerca insieme ai genitori nella libreria dello studio del papà o in biblioteca:da solo o da sola può accedere solamente a ciò che è adatto a lui o a lei. Per farla ci sono diversi strumenti elencati su www.ilFiltro.it
Tre consigli ai genitori per l’uso del web
A. Farsi domande sul perché ottengo quei risultati da Google e sull’affidabilità delle pagine che leggo (www.ilFiltro.it/affidabilita)
B. Commentare con i figli le belle e le brutte esperienze fatte in rete e per questo installare insieme un filtro per la navigazione, rimovibile però solamente dai genitori
C. Saper prescindere da Internet (e dal telefonino) almeno nei momenti di rapporto personale con i figli
Tre consigli ai figli nell’uso del web
A. Chiediti perché il primo risultato della ricerca è quello giusto (a volte non lo è)
B. Ricordati che tutto ciò che pubblichi su Facebook o altri social networks resta (“per sempre”) e non è più solo tuo.
C. Dedica momenti della giornata al divertimento e allo studio senza Internet e senza cellulare
Michele Crudele è Ideatore e gestore del portale per la difesa dei minori www.ilFiltro.it con incarichi ministeriali come esperto di legalità informatica
E’ Membro del Comitato Scientifico dell’ANSSAIF Associazione Nazionale Specialisti di Sicurezza in Aziende di Intermediazione Finanziaria.
E’ Direttore della Residenza Universitaria del Levante di Bari
Vicedirettore del Centro di Documentazione Interdisciplinare di Scienza e Fede della Pontificia Università della Santa Croce
È stato per molti anni direttore del Centro ELIS di Roma
Ha fatto parte del gruppo ristretto che fondò l’Università Campus Bio-Medico di Roma agli inizi degli anni 90.
www.crudele.it/michele
L’incontro Crescere con Internet o nonostante Internet ?, giovedì 14 aprile alle ore 21 nell’Aula Marco Biagi al Baraccano, via S. Stefano 119, organizzato dal Centro scolastico Cerreta in collaborazione con il Quartiere Santo Stefano.
Info: 051440109
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