Quante volte ti capita di parlare con il tuo bimbo e di ripertergli 5 volte la stessa cosa, o di parlare con tuo marito, compagno e non essere capito? Comunicare in famiglia non è sempre semplice ed immediato, presi da impegni giornalieri e cose da fare. Abbiamo sentito sull’argomento la dottoressa Lisa Mattei, mediatrice familliare
La comunicazione interpersonale non è sempre semplice: presuppone un elemento fondamentale: l’ascolto. Tramite la comunicazione, come diciamo le cose, i bambini e gli adulti esprimono con linguaggio verbale e non verbale le emozioni. Anche la comunicazione tra adulti viene percepita dai bambini: loro vedono noi adulti e imparano da noi a vivere le emozioni e a riconoscerle.
La stessa comunicazione di coppia, tramite i genitori viene percepita dai bimbi. Quando comunichiamo non dimentichiamoci prima di tutto di metterci in ascolto, di noi stessi e dell’altro, senza parlare a binario unico: vale per gli adulti come per i bimbi.
Per esempio: la classica crisi di rabbia del bimbo. Di solito il genitore su un capriccio o una crisi vera e propria il genitore interviene e cerca di contenere il bambino. E questo va bene, ma bisogna capire prima di tutto da cosa è stata generata la crisi. Quindi fermarsi, calmarsi e dopo cercare di parlare con il bimbo per andare a capire come si è arrivati a questo
La dottoressa Lisa Mattei sarà ad un incontro/laboratorio sabato 12 marzo 2016 vi aspetto per il secondo incontro presso la “Biblioteca G.P. Dore” alle 16:30 “…Mi capisci o non mi capisci?” Il laboratorio ha lo scopo di renderci più consapevoli delle nostre emozioni e di come possiamo comunicarle meglio, allo scopo di avere rapporti più sereni in famiglia, sia in coppia che con i figli.
Un’attenzione particolare sarà dedicata alla funzione genitoriale di “alfabetizzazione emotiva”: poiché i figli imparano dagli adulti come vivere e gestire le emozioni nella loro complessità.
Siamo noi che possiamo dare gli strumenti adeguati, ma prima dobbiamo trovarli!
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