No kids zone: quando i bimbi non sono graditi

by redazione on 10/02/2015

soleSi è aperta una discussione dopo che è comparso il “cartello” che vedete in foto, alla storica osteria del Sole in Vicolo Ranocchi.
La discussione è viva su gruppo Fb “Una Bologna peggiore è possibile”… ma voi cosa ne pensate?
Certo è, che stabilire da che età i bimbi possano entrare nei locali diciamo “da aperitivo” non è cosa semplice: da una parte i genitori che a volte hanno voglia di frequentare bar e ristoranti e dall’altra l’esigenza dei bimbi di stare in luoghi adatti a loro dove possano giocare e correre.

L’osteria del Sole in ogni caso non è l’unico caso. Ecco una panoramica in Europa e in America dei No Kids Zone ovvero le aree senza bambini che ha realizzato Mamma Gilda.
Il fenomeno dell’ambiente “childfree” è iniziato in America ma pian piano sta contagiando un po’ tutti i paesi, compresi quelli del nord Europa, considerati da molti come i più attenti alla famiglia e ovviamente anche l’Italia.

Negli States, il ristorante italiano Luigi Q di New York ormai da anni non accetta bambini sotto i 14 anni di età.

In Austria hotel come l’Hotel Cortisen am See (www.cortisen.at/) ha sposato la filosofia delle vacanze ohne Kinder, e accetta bambini solo dai 12 anni in su, mentre l’Hotel Alpen Erz, (www.alpen-herz.at/) accetta invece “bambini” che abbiano compiuto 18 anni!.

In Germania, i caffè ohne Kinder ci sono già da qualche anno. Il Café Niesen di Berlino, nel 2010 attaccò un cartello all’entrata del locale che invitava i genitori a venire senza bambini. In Germania poi sono sempre di più i condomini che espressamente richiedono coppie senza figli per la pace e tranquillità di tutti i vicini.

A Stoccolma il gestore del bistrot Nelly’s , stanco di vedere smontare seggiole e rovesciare piatti e bicchieri, ha deciso di chiudere le porte a pargoli scalmanati.

In Italia il fenomeno sta prendendo piede non senza suscitare fiumi di polemiche e indignazioni e così, se da un lato c’è chi urla alla discriminazione e al Belpaese che non fa niente per aiutare le famiglie, dall’altro – specie tra i proprietari di alberghi e ristoranti – c’è chi viene incontro al desiderio di quelle persone che solo chiedono ……… un po’ di relax.

{ 0 comments… add one now }

Leave a Comment

Previous post:

Next post: